Appunti finali sul tari e dispari

discaricheComplessivamente condivido l’impianto del Regolamento della tassa sui rifiuti che durante l’iter istruttorio ha recepito delle osservazioni migliorative come la diminuzione della tariffa di alcune categorie e l’aumento della tariffa ai gruppi di distribuzione organizzata negli ipermercati. O come la possibilità di rateizzare le bollette sulla TARI, in caso di necessità.

Rimangono tuttavia alcune criticità. Ne cito solo alcune per non tediare i miei venticinque lettori
Esenzione dei locali adibiti a culto. Non capisco perché si sia negato il diritto alla Chiesa di partecipare alla gestione della polis. Non capisco perché le si neghi la libertà intesa come diritto di partecipazione alle decisioni e alla gestione della città. E’ evidente che tutti produciamo rifiuti e togliere il diritto di contribuzione alla Chiesa vuol dire delegittimare il suo ruolo di garante e di tutela dei diritti naturali. Quindi se i locali di culto non pagano pagheranno i cittadini al posto loro.
Ricordo poi che la raccolta differenziata è incompatibile con l’incenerimento e che le tariffe attuali facilitano l’incenerimento rispetto alla differenziata (con tariffe completamente differenti fra loro a vantaggio ovviamente dell’incenerimento). Quindi il regolamento corre il rischio di essere di fatto ostacolato e la conferma è data dal fatto che dove è presente un inceneritore a pieno regime la raccolta differenziata semplicemente non decolla.

Tari Tari Tari oh!

imagesMi sarei aspettato che la presenza di Iren nel Consiglio Comunale cittadino del 23 settembre 2014 avrebbe portato ad un intervento significativo dal punto di vista tecnico. In realtà rilevo che sarebbe stato sufficiente la presentazione dell’Assessore supportato dal Dirigente comunale competente.

Si tratta in fondo di 2 delibere (Regolamento sulla TARI, la tassa sui rifiuti, e il piano economico e finanziario sulla TARI) dove si evidenzia fra l’altro che il Comune di Parma espleta la funzione di ente di riscossione e si tratta in pratica di un giro di cassa. Prendiamo i soldi dai cittadini e li giriamo tutti a per pagare la raccolta dei rifiuti. Qui si parla di sistema di raccolta di rifiuti, di RD (raccolta differenziata), di aumento della RD.

Io non lo so ma mi sembra che ci stiano prendendo in giro; forse il governo ci sta prendendo in giro? Il Decreto Sblocca Italia obbligherà Parma a bruciare i rifiuti da fuori provincia e regione. Il Decreto Sblocca Italia dà il via libera infatti a tutti i rifiuti prodotti in Italia verso una destinazione molto precisa: gli inceneritori di Lombardia ed Emilia Romagna. Ma spero che il M5S riesca a impedirlo.

I cittadini si impegnano per aumentare la RD, per essere virtuosi e il governo centrale per premiarci cosa fa? Ci obbliga a bruciare i rifiuti delle altre città. Tutto questo faciliterà l’inceneritore voluto a suo tempo da PD e PDL.

Dovremo bruciare le eco balle con dentro di tutto e che di eco non hanno neanche il nome. Sarà un disastro per la Food Valley. Migliaia di autocarri pieni di immondizia che arriveranno giorno e notte per ogni giorno dell’anno che porteranno immondizia da ogni città della nostra penisola.

E allora diciamolo chiaro una volta per tutte. A noi l’inceneritore ci piace, noi l’inceneritore lo vogliamo. Ma non perché ci fa paura ma perché ci dà sicurezza, perché ci identifica con la pulizia, perché ci toglie la noia di fare la raccolta differenziata e coloro che non vogliono l’inceneritore si meritano di essere giudicati come estremisti. E tutti i cittadini che vogliono un futuro per i loro figli non sono altro che dei poveri illusi. Coloro che hanno sfilato per anni per le strade di Parma per manifestare contro gli “ecomostri” della città, sono degli ingenui perché non hanno capito che il progresso è consumare e bruciare sempre di più tutto quello che si compra.

E allora Parma diventa come Leonia. Bella, pulita, ricca e invisibile. L’opulenza si deve misurare dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Gli spazzini devono prendere l’immondizia per le strade e portarla via dalla città, nasconderla, occultarla dentro un forno che deve mondare tutto. Più immondizia si butta e più queste meravigliose macchine infernali bruciano. Un immenso tripode purificatore che monda e pulisce e fa giungere il fumo fino alle narici di tutti i Santi del Paradiso. E allora viva i Santi che contemplano l’efficienza dei cittadini e della multi-utility di Leonia.

E allora a chi importa dell’ambiente di Parma, chi se ne frega dei cittadini di Parma, questa piccola città della Food Valley. Chi se ne frega del sindaco 5 stelle, dell’inceneritore nuovo, dei vari comitati e dei singoli irriducibili estremisti. In Consiglio Comunale a Parma si è votato il regolamento della TARI e il PEF della TARI. Io non lo so ma mi sembra che giri tutto sopra le nostre teste e che le decisioni siano già state prese in altre sedi.

Sul Decreto Sblocca Italia

downloadDa numerosi articoli degli organi di stampa si apprende che Il decreto Sblocca Italia aggiunge la possibilità di costruire nuovi inceneritori per arrivare alla dismissione delle discariche.

Nel decreto è prevista la costruzione di nuovi inceneritori definiti “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale”.

Il testo sembra voglia ampliare la rete esistente di inceneritori. Il Governo dovrà individuare tutti gli impianti esistenti e da realizzare per creare un sistema integrato di gestione rifiuti.

Parma ha ridotto in un anno e mezzo i rifiuti di 15.000 t rispetto all’anno precedente togliendo di fatto tutti i cassonetti dalla città; questi sforzi saranno inutili  se gli inceneritori potranno bruciare anche rifiuti provenienti da fuori provincia e da fuori regione.

Spalancare le porte degli inceneritori ai rifiuti di tutta Italia danneggerebbe le realtà che da anni hanno avviato una politica di riduzione dei rifiuti e di raccolta differenziata nell’ottica di spegnere o ridurre la voracità dei forni, che invece, con l’arrivo di immondizia da tutta la penisola isole comprese, continuerebbero a funzionare a pieno regime vanificando in tal modo lo sforzo dei cittadini di Parma di proseguire un’ottima raccolta differenziata che ha raggiunto quasi il 70%.

Si dovrà quindi conoscere quale strategia intenda adottare l’Assessore all’Ambiente e la Giunta Comunale sia nei confronti del decreto Sblocca Italia sia nei confronti del Governo e che di fatto liberano la circolazione dei rifiuti da tutta Italia verso gli inceneritori come quello di Parma.

L’amministrazione di Parma deve far sentire forte la sua voce e portare avanti un strategia articolata con un progetto importante che porti al risultato rifiuti zero e alla salvaguardia dell’ambiente ben oltre il superamento dell’incenerimento dei rifiuti. La stessa strategia che la Commissione Ambiente aveva delineato nella delibera di indirizzo politico e che era pronta da discutere in Consiglio Comunale. Una delibera che è ferma ormai da ben da 4 mesi in Comune e non si sa il motivo per cui non sia ancora stata inserita in un ODG consigliare.

I cittadini virtuosi di Parma porteranno avanti la raccolta differenziata ma sembra che col decreto citato l’inceneritore funzionerà più di prima e meglio di prima grazie al Governo di questo nostro Bel Paese.

Si apprende infine che la Commissione Ambiente della Camera del Parlamento ha approvato gli emendamenti del Movimento 5 Stelle sconfessando clamorosamente lo Sblocca Italia di Renzi che punta a rilanciare l’obsoleto e anti-economico ruolo degli inceneritori.

Voglio credere che lo Sblocca Italia non passerà sul tema rilancio inceneritori. Credo che esistano persone che amano l’ambiente e il territorio nazionale e locale e che vadano oltre  le logiche di partito.

Fabrizio Savani – Sintesi del comunicato in Consiglio Comunale a Parma – 23.9.14

Sarei anche un pochino stanchino

20140818_201623Apprendo dal sito di Parma Today (http://www.parmatoday.it/cronaca/m5s-bosi-de-franceschi-polemiche-grillo.html) che il mio capo gruppo consigliare afferma che “Il Movimento era un sogno meraviglioso e lo state distruggendo”.

Apprendo poi dal sito di Parma Repubblica (http://oltretorrente-parma.blogautore.repubblica.it/2014/09/18/nuova-civica-lavori-al-via-in-primavera-investimenti-per-un-milione-di-euro/?ref=fbplpr) che il mio gruppo consigliare esce con un comunicato stampa su Mauro Nuzzo.

Non è facile governare, non lo è mai stato, non è facile capire i propri limiti, non è facile rimanere coerenti. E’ un impegno gravoso che affrontiamo quotidianamente. Quindi capisco i colleghi della maggioranza per il loro sconforto.

I cittadini di Parma che ci hanno votato chiedono fermezza nelle decisioni assunte. E’ per questo che hanno riposto fiducia nel M5S. Nessun gruppo politico in Italia ha mai avuto una progressione così importante in tempi così brevi. Una adesione e un convincimento fra i cittadini che sono e rimangono la linfa vitale della nostra linea politica. E’ per questo che prendo le distanze dalle polemiche di questi giorni che sembrano senza fine; il presunto listone alle provinciali, i presunti indagati alle regionali, la presunta mancata partecipazione della città alla riqualificazione del centro Lino Ventura, le polemiche con striscioni all’esposizione del bilancio alla città. Sembra tutto così noiosamente nozionistico, anzi addirittura cabarettistico. Io non lo so cosa stia succedendo, ma mi ricordo che è grazie a Beppe Grillo che abbiamo ricevuto una fiducia altrimenti impensabile. E’ grazie anche all’impegno di tutti gli attivisti del movimento di cui faccio parte dall’inizio, che abbiamo deciso di portare avanti un programma politico ed un progetto politico.

Abbiamo una maggioranza in Comune tale da poter realizzare tutti i nostri obiettivi e i nostri sogni. Si tratta dei sogni dei cittadini che ci hanno votato e che credono nel cambio di un paradigma culturale, fatto di visioni nuove e di un ritorno a un mondo nuovo. Solo noi del Movimento 5 Stelle a Parma siamo responsabili del successo o del fallimento delle promesse elettorali. Ancora una volta se dobbiamo dare la colpa a qualcuno dobbiamo semplicemente guardarci allo specchio.

Siamo ora arrivati a metà mandato, al giro di boa. Mi chiedo cosa possano pensare i nostri elettori, i cittadini di Parma, alla luce di queste inutili e continue polemiche scaturite dai nostri comportamenti, non sempre coerenti e in linea col Movimento.

E’ richiesto un impegno straordinario per tutti i cittadini prestati alla politica. Io non voglio dimenticare da dove vengo e non voglio dimenticare il motivo per cui sono stato eletto: abbattere questo sistema partitico attuale fatto di lobby e di larghe intese più o meno dichiarate o implicite. Se non c’e’ nulla in contrario vorrei poter scegliere fra il bianco o il nero. Penso che l’Italia abbia già vissuto tutte le diverse tonalità di grigio e tutti i compromessi politici in questi ultimi 50 anni.

Io sarei anche un poco stanchino di attendere. E voi?

Provinciali e Regionali 2014

20140517_123614 A seguito degli articoli apparsi su alcuni media, tengo a precisare, a onor del vero, che non ho aderito alla nota sottoscritta dal gruppo dei Consiglieri Comunali di Maggioranza del Comune di Parma.

Non avendo ricevuto tutte le informazioni necessarie e non avendo potuto ascoltare la versione di De Franceschi o dello staff di Beppe Grillo non ho la possibilità di deliberare adeguatamente e in tempi così brevi  sulla tematica in questione.

Inoltre preciso che non parteciperò alle elezioni provinciali non condividendo la formazione di una lista congiunta del MV5S di PR con i partiti PD e PDL e non condividendo neppure la partecipazione del movimento pentastellato alle elezioni in questione.

E’ quanto ho evidenziato nella Riunione di Maggioranza di questa sera dopo la fine della seduta del Consiglio Comunale odierno del 16/09/2014.

Penso che in un gruppo politico le differenze vadano continuamente armonizzate e valorizzate all’insegna del dialogo e del confronto.

http://www.gazzettadiparma.it/news/politica/216569/Elezioni-regionali–il-M5S-di.html

http://www.gazzettadiparma.it/news/politica/216555/Provincia–Pizzarotti-sfida-Grillo-e.html

http://parma.repubblica.it/cronaca/2014/09/16/news/provinciali_a_parma_lista_unitaria_tra_m5s_pd_e_centrodestra_-95916857/

http://parma.repubblica.it/cronaca/2014/09/16/news/defranceschi_escluso_dalle_regionali_fronda_nel_m5s_c_anche_pizzarotti-95927116/

produzione pazza di CO2

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERALa percentuale di CO2 è sempre più elevata. Il 2013 è l’anno con più inquinamento ed emissioni degli ultimi 30 anni. Di fatto siamo ad oltre 400 ppm (parti per milione) Record poco invidiabiledi CO2 per m3 di aria Consumiamo sempre più energia fossile. Ormai solo gli ignavi, quelle anime tristi che vivono senza infamia e senza lode, non riescono a vedere ancora il nesso tra inquinamento e cambiamenti climatici e global warming che tradotto vuol dire riscaldamento globale. Questo dramma che si delinea sempre più marcatamente sotto gli occhi degli uomini non lo vede chi continua a speculare sull’ambiente o ai danni della città o chi considera il territorio come un mero strumento per fare i propri interessi individuali. Il singolo episodio non è certo imputabile all’aumento di CO2 ma lo è l’elevata frequenza di questi eventi. Gli oceani ad esempio, che rappresentano insieme alle foreste la principale fonte di assorbimento naturale della CO2, sono sempre più acidi e fanno sempre più fatica ad assorbire anidride carbonica. Il plancton diminuisce sempre di più. C’e’ un’isola nel pacifico grande come il Texas che è formata da plastica, piccoli pezzettini di plastica appena al di sotto del livello dell’acqua.
Allora se non cambiamo subito andremo incontro a un punto di non ritorno, al punto del caos, ad una catastrofe biblica ed epocale. Gran parte di questi avvenimenti catastrofici sono di origine umana e non naturale.
Allora qui sta la speranza e la fiducia in un mondo nuovo, un modo nuovo di vedere la natura e l’ambiente. Possiamo cambiare ma dobbiamo davvero volerlo. Dobbiamo cambiare il modello di sviluppo, il modello di sviluppo ambientale, politico, edificatorio, urbanistico. Possiamo cambiare e dobbiamo cambiare. Mai come in questo preciso momento storico abbiamo la consapevolezza del nostro potere di cambiamento. Basta poco, cambiare si può.

La crisi, le opportunità, la pianificazione urbanistica

Messori Matteo 4° B Pittura

La crisi può essere una ottima opportunità per cambiare e promuovere una prospettiva per il futuro altrimenti la crisi si trasformerà in guerra e lascerà una lunga scia di distruzione non solo di cose e persone ma anche di Istituzioni, partiti, movimenti. Niente comuni, niente province, niente consigli comunali o provinciali, niente accorpamenti o larghe intese. E allora dobbiamo cambiare subito ora a cominciare dal recidere, rivedere i diritti acquisiti ma profondamente ingiusti in termini valoriali, ambientali ed urbanistici. Un Piano Urbanistico Attuativo (PUA) come potrebbe essere ad esempio quello di Via Strobel va a delineare, a mio giudizio, un disegno urbanistico per la città ormai desueto, un quartiere che reputo dis-economico per la città e dis-ecologico per l’ambiente urbano. Nulla da eccepire sulla legittimità dell’intervento ma lo trovo inadeguato e con una percentuale al 3% di valori innovativi e penta stellati minimi, come la miscela del mio “ciao”, mi si passi il paragone.

Questo PUA doveva essere analizzato e studiato nel dettaglio, condiviso con il Consiglio Comunale (CC) e non mi basta un passaggio di un ora in Commissione Urbanistica; non è sufficiente per analizzare i 46 allegati alla Proposta di Delibera (PD o delibera) di questo PUA. Non è sufficiente se poi paragono l’ora trascorsa nella citata Commissione con la delibera di indirizzo politico sui lavori del PAIP (inceneritore) e che è ferma da giugno 2014 e in attesa di essere discussa in Consiglio Comunale. Se questa PD fosse passata in Consiglio probabilmente la città si sarebbe risparmiata le polemiche estive sui controlli del forno attraverso una collaborazione intersettoriale fra i vari enti coinvolti come previsto nella delibera citata.

Come Consigliere Comunale mi sento responsabile e in dovere di conoscere per deliberare e se per molte tematiche leggo le delibere e posso politicamente assecondare un percorso comune, per le delibere dove mi sento di avere una sensibilità ed un attenzione forse più consapevole, davvero non riesco a capire il motivo per cui non si possa condividere un percorso comune di conoscenza e di reale scambio di informazioni.

Dicevo che per deliberare ho bisogno di conoscere. Ho bisogno di conoscere ad esempio se questi 16.000 mq circa di Superficie Lorda Utile (SLU) fossero davvero indispensabili o se c’era un margine di trattativa; se si è cercato di diminuirli attraverso un percorso politico che recepisse i nuovi valori penta stellati. Ho bisogno di conoscere quale era la volumetria esistente prima e quale sarà quella futura aggiuntiva. Ho bisogno di sapere come mai nella PD mancano i dati minimi, di sintesi, per una lettura semplice da parte del cittadino che non deve leggersi tutti i 46 allegati alla delibera per capire la filosofia, il messaggio politico e amministrativo della PD in questione. Ho bisogno di sapere se davvero la città ha bisogno ancora di altri appartamenti, negozi ed uffici o se si trasformerà tutto in nuove cattedrali urbane dove si celebrerà l’ennesima liturgia mortale e solitaria. Ho bisogno di sapere se il quartiere condivide questa edificazione che andrà ad inserirsi in una periferia che ha già tante criticità. Ho bisogno di sapere se si potevano eseguire interventi strutturali e di servizi in co-housing. Ho bisogno di sapere che la viabilità prevista per questo PUA non può essere un mero passaggio autorizzatorio senza comprendere le nuove esigenze e le nuove problematiche della città. 

In una frase questo PUA doveva essere studiato meglio nel dettaglio e condiviso con la maggioranza e con i componenti della Commissione. Si doveva discutere prima, conoscere, approfondire e poi approvare in Consiglio Comunale.

Non si possono utilizzare i PUA a mio avviso come oggetto per la futura pianificazione urbanistica e territoriale della città con questo Piano Strutturale Comunale (PSC) che rappresentano “solo” degli accordi fra pubblico e privato per una determinata area edificatoria. I PUA rappresentano una pianificazione di dettaglio ma che ha monte una pianificazione generale del PSC. Se questo attuale PSC non viene modificato questi desueti PUA continueranno sempre ad arrivare in Consiglio Comunale per essere approvati. La pianificazione e la programmazione anche territoriale attraverso il governo della città si possono concepire infatti come l’ipotetico collegamento fra il tracciato politico di chi ha vinto le elezioni e la linea amministrativa, direzionale e dirigenziale del Comune. In altre parole le scelte della nuova amministrazione cittadina devono portare ad atti di pianificazione e di programmazione assolutamente in linea col programma e con le linee programmatiche di mandato. L’efficacia di un PUA non può essere a mio avviso approvato in toto in Consiglio recependolo come un mero passaggio burocratico o istituzionale.

Ogni singolo Consigliere ha il dovere politico e morale di recepire consapevolmente i contenuti di una delibera di variante al POC (piano operativo comunale) e al RUE (regolamento urbano edilizio) di un PUA (piano urbanistico attuativo). Io non dico assolutamente di bocciare a priori ogni singolo PUA od ogni singola PD  ma dico che si dovrebbe essere liberi di approvare, in funzione del perseguimento dell’interesse pubblico, un contenuto diverso ma soprattutto condiviso e che sia frutto di una decisione politica adeguatamente giustificata (e non solo tecnica o amministrativa e questo sino a quando non avremo modificato gli atti di pianificazione sulla base del nostro programma). Sono a mio avviso motivazioni adeguatamente giustificate quelle ragioni di interesse pubblico o quelle ragioni che si prefigurano come dicotomiche rispetto alle scelte della precedente compagine amministrativa. Il nuovo Comune, il nuovo Consiglio devono potere evidenziare le eventuali storture di un PUA che non siano in linea con le linee programmatiche di mandato.

La nuova compagine amministrativa deve poter correggere ciò che la città non considera più giusto, ciò che non rappresenta più lo specchio dei tempi, ciò che sembra ormai desueto e anacronistico in termini valoriali e ambientali. Si devono correggere le situazioni edificatorie in divenire magari anche con una pianificazione partecipata con la città.

Sintesi del mio discorso in Consiglio Comunale a Parma del 10 Settembre 2014