1) All’interno del gruppo del M5S di Parma esistono i falchi e le colombe, ovvero i più ortodossi interpreti del “grillismo” e i più pragmatici?
All’interno del M5S PR sono presenti degli attivisti che cercano di coinvolgere i cittadini nelle decisioni delle istituzioni pubbliche con metodi di democrazia partecipativa, ispirandosi a principi di onestà, legalità, etica, competenza e trasparenza, operando per un cambiamento della pubblica amministrazione per garantire che operi per la tutela dei beni comuni. Sono poi presenti altri attivisti, soprattutto consiglieri comunali, che intraprendono delle rotte per navigare fra le secche del mare del debito pubblico. Chi si trova sulla barca a volte non riesce a percepire l’approdo finale di tale percorso. Falchi e colombe, ortodossi e pragmatici sono termini desueti che richiamano a una vecchia concezione partitica. Inoltre molti termini che finiscono in ismo (grillismo, berlusconismo, comunismo, fascismo, menefreghismo, rottamismo, ubaldismo, vignalismo, leghismo, ecc) rappresentano una idea di trasformazione degenerativa di una fenomenologia politica. Non si deve quindi parlare di grillismo ma di cittadini che cercano di intraprendere un percorso coerente col proprio mandato elettorale.
Il politico che pensa ed agisce solo attraverso il gruppo, avulso dal contesto del programma, è destinato alla minorità civile. Minorità nel senso di minore, che non si è ancora individuato all’interno della sua comunità e che non è ancora capace di portare una propria responsabilità di ciò in cui crede all’interno del programma medesimo.
2) Tu sei un falco?
No, sono un cittadino chiamato ad uno sforzo di coerenza civile e politica in un contesto nazionale di deriva civile strisciante. Solo attraverso la formazione personale, la consapevolezza delle mie azioni e la responsabilità del ruolo istituzionale, potrò avere una visione politica volta al perseguimento degli obiettivi programmatici che hanno scelto i cittadini. Se a tutto questo si contrappone un paese di persone non ancora consapevoli, un paese di personalità che non si assumono responsabilità individuali, allora vedi tu come chiamarmi.
3) Adesso che il Tar ha dato ragione ad Iren e l’inceneritore riapre, cosa rimane da fare all’Amministrazione a 5 Stelle di Parma?
Faccio parte della Sesta Commissione consigliare permanente, Lavori Pubblici, Ambiente, Interventi su viabilità e territorio. Insieme ai colleghi di maggioranza ed opposizione si sta analizzando la documentazione sull’iter del PAIP (Polo Ambientale Integrato di Parma) dal 2006 ad oggi per far emergere eventuali vizi nell’iter amministrativo. Seguirà una successiva valutazione su come il Comune intenda agire nel prossimo futuro e una relazione finale che verrà presentata in Consiglio Comunale.
La storia industriale italiana dimostra che ogni volta che un interesse monetario pubblico o privato, sia stato anteposto al bene comune si è verificato inevitabilmente un danno ai cittadini e all’ambiente. In natura però non si può compensare un danno biologico; per questa ragione ovvero per evitare danni irreversibili, la Costituzione tutela la salute (art.32) e l’ambiente (art.9) prima dell’interesse privato di un impresa (art.41). La questione di fatto è l’aggravarsi di un rischio sanitario per la popolazione dovuto all’aumento dell’inquinamento atmosferico collegato all’accensione di un impianto che va a sommarsi agli inquinanti già presenti in atmosfera e accertati dai monitoraggi di ARPA. Un inceneritore è un supplemento di emissioni in un contesto ambientale già altamente compromesso da altre fonti emissive (riscaldamento domestico, circolazione veicolare, comparto produttivo) da condizioni meteo climatiche avverse e da una geografia particolare che ingabbia l’inquinamento atmosferico. Occorre fare il possibile per prevenire il grave rischio per l’incolumità pubblica costituito dall’accensione di impianti anche se con fattori emissivi al di sotto dei limiti di legge.
4) Quali sono i risultati di questo primo anno dell’Amministrazione comunale che, come maggioranza, rivendichi con più orgoglio?
Abbiamo dimostrato che non serve essere dei geni della politica, degli uomini di apparato, dei politici di professione , degli usati sicuri per traghettare una città, fra le più indebitate d’Europa, in acque più sicure. E’ bastato il buon senso del cittadino medio. Inesperti? Certo. Ingenui? Forse. Ma una cosa è certa. Non rubiamo e non abbiamo fatto danni maggiori di quei partiti e professionisti della politica che di fatto hanno guidato l’Italia a livello nazionale e a livello locale. Abbiamo ridotto il debito di circa 200 milioni € e oggi i conti sono in ordine. Abbiamo incentivato la raccolta differenziata. In centro storico è al 70% e la porteremo in fasi successive al 70% su tutta la città. il Bilancio è stato chiuso a gennaio 2013, prima di tutte le altre città. Abbiamo avuto un avanzo di bilancio di un milione €. Altri 15 milioni € di avanzo serviranno in parte per il fondo rischi per salvaguardare la città dalle cause provocate dalla passata fallimentare amministrazione. Si sono svolti 40 incontri pubblici in un anno per spiegare i progetti della Giunta e per recepire le problematiche riscontrate dai cittadini. Infine il Comune pubblica online tutte le determine dirigenziali e di Giunta coi vari capitoli di spesa. Ieri per averle serviva una richiesta di accesso agli atti, oggi si trovano sul sito del Comune.
5) L’opposizione in consiglio comunale è piuttosto variegata. A me pare che quella che più suscita vostre reazioni è quella del consigliere di Parma Unita Roberto Ghiretti. E’ lui la vostra principale spina nel fianco?
Tutti i colleghi dell’opposizione sono persone più esperte politicamente del sottoscritto. Hanno una buona padronanza espositiva e sono in genere preparati. Detto questo faccio davvero fatica ad orizzontarmi in un rapporto che definisco “bipolare”. Avverto un disagio quasi fisico a sentire le urla, gli epiteti e le ecotossine che infettano le mura del palazzo municipale. Poi fra una pausa e l’altra ci si scambiano effusioni verbali condite da, chiacchere amicali. Penso che non mi abituerò mai a tale situazione che trovo alienante.
In quanto alle spine, penso che nessuno di noi consiglieri sia una rosa o un candido giglio. Suppongo che ognuno tenda a realizzare la propria natura politica. Ci sono persone che non sopprimeranno nessun impulso in quanto tacendo ne soffrirebbero. Alcuni chiamano questa sensazione schiettezza. Io la chiamo ricerca di un nemico da combattere sempre e comunque. Sarà una strategia vincente? Io non lo so ma suppongo che la ragione non sia proporzionale alla potenza vocale.
6) A quali progetti credi il Comune di Parma debba dare la priorità nei prossimi anni?
Si deve rivedere il Piano Strutturale Comunale (PSC), che è lo strumento di pianificazione urbanistica generale, con riguardo a tutto il territorio, per delineare le scelte strategiche di assetto e sviluppo e per tutelarne l’integrità ambientale e l’identità culturale. Tutto questo con strumenti di partecipazione popolare, che devono aiutare l’amministrazione a compiere scelte giuste e adeguate. Con la pianificazione partecipata i cittadini possono prendere decisioni migliori perché sono coinvolti direttamente nel processo di trasformazione del territorio. Tutti insieme dovremmo poter deliberare sulle scelte urbanistiche importanti nel territorio per evitare cantieri assurdi e inutili. Gli stessi cantieri orgoglio di un mondo che non esiste più ma che lasciano ora ferite da sanare e cicatrici indelebili nel tessuto della città.
Vorrei inoltre una città davvero verde e che desse la possibilità anche ai cittadini e alle associazioni di volontariato di piantare e curare gli alberi in città. Ogni persona dovrebbe adottare un albero, un pezzo di terra pubblica, una rotonda, un’aiuola. La politica deve riuscire a far a cogliere il fatto che la nostra città il nostro ambiente è un bene comune un patrimonio comune, che ci appartiene e se è nostro non ha senso distruggerlo ma ha invece senso usarlo e curarlo. Ecco vorrei che la politica facilitasse velocemente la richiesta di aiuto che si alza dalla città.
7) Rapporto Amministrazione comunale – cittadini: secondo te oggi i parmigiani che idea si sono fatti di voi?
I cittadini hanno capito che siamo come loro, che noi siamo loro. Penso che siano la rappresentanza dell’unico poter forte che è dalla nostra parte. In ogni caso i cittadini si aspettavano qualcosa di più. Fenomenali poteri cosmici in minuscoli spazi di manovra! Mai detto che avremmo risolto tutto con un colpo di bacchetta magica. I problemi sono tanti e ne nascono in continuazione. Non aiuta a farsi una visone oggettiva un rapporto coi media “leggermente” sbilanciato e una nostra migliorabile comunicazione verso la città. E’ per questo che cerco di stare tra le persone, ascoltando i problemi e cercando di dare delle risposte condivise.
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