In Italia dovremmo smettere di guardarci i piedi

220px-Aristotle_by_RaphaelUn movimento politico per affermarsi e vivere penso debba mettere in atto un’energia che in poco tempo sfocia in grande qualità e quantità. Le energie in gioco sono fisiche (attivisti e cittadini prestati alla politica) e mentali (aspetti valoriali, relazionali e politici).

Attraverso un percorso di informazione e formazione si arriva alla conseguente consapevolezza, responsabilizzazione, azione che genera l’esempio virtuoso di cittadinanza e quindi al cambiamento delle istituzioni e dello scenario politico e partitico.

In questi ultimi 20 anni si sono approcciati in Italia modelli politici senza capire minimamente come gestirli a livello sociale. Nessun politico ha mai pensato alle conseguenze che avrebbe avuto sulla popolazione percorrere una strada “de generazionale” a livello civico, sociale, valoriale, etico, ambientale. Ci si è convinti infatti che l’esaltazione individualistica non avrebbe prodotto involuzioni sociali irreversibili.

Anzi non ci si è mai posti neppure il problema. Tali scenari politici, fra l’altro ritmici e congeniti nella storia della nostra terra, dopo aver destabilizzato il paese lo hanno lasciato in mezzo alle macerie.

La conseguenza immediata ha visto il fattore emotivo aumentare a dismisura fra la popolazione. Quando allora si trova il capro espiatorio casuale ritenuto responsabile (ad esempio un nuovo movimento politico, l’art. 18, i gufi rosiconi o i dissidenti interni alla maggioranza quale essa sia) tutte le vere cause vengono ignorate ma rimangono latenti e si possono successivamente riproporre in qualsiasi altro evento scatenante.

La cabina di regia, in una struttura dirigente di un qualsiasi gruppo politico, tende ad avere fisiologicamente delle incertezze se non adeguatamente preparato al ruolo che intende portare avanti per affrontare e gestire la capacità di cambiamento. C’è forse infatti qualche italiano ora che non voglia un cambiamento della situazione politica attuale? Se politici non sono consapevolmente competenti si rischiano dei disastri totali ed epocali in qualsiasi ambito mettano le mani, all’insegna del cambiamento, all’insegna del nuovo. Purtroppo fino a quando non si entra in cabina di regia (Parlamento, Governo, Consiglio Comunale, Giunta) non ci si rende nemmeno conto della situazione e dell’ignoranza (o della preparazione) delle persone deputate a dirigere l’emergenza sociale, politica, etica, fiscale, ambientale presente ormai in ogni parte d’Italia. La cabina di regia (o meglio l’organizzazione di coordinamento) deve quindi prendersi cura delle fragilità individuali.

Si deve conoscere la macchina istituzionale ma ancor più si devono conoscere le persone e le loro competenze. Si deve essere particolarmente attenti alla pura arroganza politica che tende a elargire colpe ad altri per mascherare la propria incompetenza. L’incompetente infatti tende, in un delirio visionario, ad esaltare le poche cose che conosce in modo stereotipato e continuo, il tutto nell’ottica di un atteggiamento paranoico, senza conoscere la situazione e senza valutare le conseguenze delle proprie azioni. Per tutelarsi da tali persone le si dovrebbe semplicemente confinare, relegandole ad una autocelebrazione di tipo meramente estetico.

Di fronte ad eventi insostenibili, politici, ambientali, economici, etici, valoriali, per una persona o gruppo di persone incompetenti, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista umano, le misure di salvaguardia mentali portano come conseguenza ad azioni inconsce come ad esempio la completa rimozione della percezione del rischio di un evento oppure la negazione stessa dell’evento quale che esso sia.

Questa conseguenza si verifica in quanto la prevenzione è semplicemente un modo di essere e non un modo di agire. Ecco perché il politico in genere non la percepisce, perché i tempi del politico stesso sono differenti dai tempi sociali, meteorologici, economici valoriali ed etici. In aggiunta a ciò alla Camera dei Deputati e al Senato (e non solo) sembra evidente l’incapacità di visione rivolta al bene comune.

Il clima, l’ambiente, il mondo, cambiano molto più velocemente di quanto possa pensare il politico. Io non lo so ma penso che ormai il punto di non ritorno, il punto del caos irreversibile sia molto più vicino di quel che sembra. Manca davvero poco. Lo spazio temporale è davvero limitato ma sembra che nessun politico di professione se ne sia reso ancora conto. Dobbiamo svegliarci tutti altrimenti pagheremo caro e pagheremo tutti. E i nostri figli non ci perdoneranno del tempo perso. Dobbiamo smettere di guardarci i piedi ed alzare lo sguardo smettendola di scannarci su temi inutili e di completo disinteresse dei cittadini.

Sui debiti fuori bilancio

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Consiglio Comunale del 21 10 2014 Sintesi Intervento di Fabrizio Savani

PD 1691 – Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio (DFB)

Ecco l’ennesimo DFB.  Ma se è una scelta obbligata perché dobbiamo deliberarla allora in Consiglio Comunale (CC)? Qual è il vincolo, il riferimento normativo che impone ai Consiglio Comunale di votarla a favore?

Ho cercato di capire la questione dal punto di vista tecnico

Ho parlato con alcuni miei colleghi, con l’Assessore Ferretti, con il Segretario Generale Asteria. Io non lo so ma penso di essermi fatto un’opinione e ve la volevo esporre. Ho capito che il DFB è legittimato da una sentenza del Tribunale e quindi il Consiglio Comunale deve solo prenderne atto. Il CC deve riconoscere il DFB in quanto è competente in materia di bilancio. Il DFB è infatti una specie di variante di bilancio e quindi il CC si deve esprimere sul merito. Quindi mi sembra di aver capito dal punto di vista tecnico l’essenza di tale DFB.

Ora però pongo una valutazione dal punto di vista politico.

Ma questi DFB quanti sono, da dove arrivano e perché? Non mi risulta che nessun dirigente abbia davvero mai pagato e non ho visto nessuna azione di rivalsa nei confronti degli effettivi responsabili. Per quale motivo la situazione è rimasta congelata per anni e adesso per magia con la ns amministrazione si scongela tutto. E allora ecco che la Giunta deve fare qualcosa. la Giunta NON può continuare a farci sgranare un lungo e perenne rosario di DFB. Occorre una volta per tutte mandare a casa quei dirigenti (se ci sono)  che hanno sbagliato e che continuano a sbagliare e non mi interessa se sono in buona o cattiva fede.

Una Giunta si valuta anche dal lavoro che esegue fra una emergenza e un’altra, nella ordinarietà. Era stato detto nel Consiglio Comunale dell’ultimo DFB, il 3 giugno 2014, che si sarebbe dato un elenco dei DFB. In Consiglio Comunale è stato chiesto varie volte un elenco completo dei DFB, dei potenziali DFB, delle criticità e dei contenziosi in atto che potrebbero portare a dei DFB ma non è stato fatto niente.

Io non ho capito quale sia la strategia che la Giunta ha messo in atto per evitare questi DFB, quale si la strategia su come affrontare la situazione nel complesso. Oppure se c’è noi non la conosciamo. E poi perché i DFB riguardano sempre le solite deleghe es. l’Urbanistica e i Lavori Pubblici? Io non lo so ma da tempo avevo chiesto una indagine interna e avevo detto che si doveva perseguire una azione di responsabilità verso quei dirigenti che avevano sbagliato (se c’erano). Lo avevo ripetuto anche a giugno 2014 affermando che in caso contrario non avrei votato altri DFB.

Ma perché noi consiglieri dobbiamo salvare il posto a chi continua a sbagliare? E non mi interessa se si tratta di cause in corso da anni o decenni. Noi consiglieri non ne sapevamo niente fino a ieri e nessuno si è preoccupato in 2,5 anni di evidenziare la situazione.  Nessuno di noi ha capito come sia stato possibile di fatto insabbiare la faccenda tenendola praticamente nascosta per così tanti anni senza condividere mai niente col Consiglio Comunale. Il collega Lucio De’ Lorenzi aveva chiesto 2,5 anni or sono di aprire tutti i cassetti, lo ha ripetuto a giugno 2014. Ma quanti cassetti ha questo armadio? E soprattutto ma quanto è grande questo armadio!

Io sono stanco di ascoltare la solita litania sul fatto che si deve approvare l’ennesimo DFB altrimenti si rischia un disastro.  Ma di quali disastri stiamo parlando, questa è già una situazione disastrosa! Cosa ci può essere peggio di così? E’ un azzardo votare contro perché aumenterebbero gli interessi e le spese a carico del Comune?

E’ possibile ma di fatto abbiamo già portato avanti altri azzardi

  • È stato un azzardo aver gestito 870 mln di debito pubblico ma ci stiamo piano piano saltando fuori
  • È stato un azzardo aver portato avanti la raccolta differenziata con Iren il cui intento principale sembra sia quello di bruciare i rifiuti e non differenziarli
  • È stato un azzardo aver deliberato di partecipare ad Expo 2015
  • È stato un azzardo aver avvallato di fatto altri PUA (piani urbanistici attuativi o ex lottizzazioni)

Quindi è troppo facile pensare sempre che il Consiglio Comunale debba avvallare ogni DFB senza alcuna giustificazione come se fosse un mero tecnicismo, come se fosse tutto dovuto. A me si spezza il cuore a votare per far uscire 600 k€ dalle casse comunali quando fuori c’e’ gente che ritira i figli dalle mense perché non ha risorse sufficienti o che è impegnata a ripulire strade, cantine e garage dal fango. Io mi vergogno di essere qui a deliberare questo DFB.

Ma ho ormai capito che Consiglio Comunale e Giunta sembrano politicamente sotto scacco di alcuni dirigenti. Ma questa è anche colpa nostra in quanto non siamo riusciti a comunicare al meglio ciò che di positivo abbiamo fatto per questa città e non siamo riusciti a comunicare al meglio la nostra filosofia di cittadinanza attiva, di cittadini prestati alla politica che vogliono scalzare la vecchia logica dirigenziale e partitica.

Per questa PD non serve il controllo della politica o della burocrazia per capire la situazione. E’ sufficiente l’istinto del puro buon senso per fare la cosa giusta e la cosa giusta è fermarsi e valutare tutti i risvolti della situazione. Il buon senso ci dice che questo DFB è profondamente ingiusto edè stato portato avanti senza capire cosa sia davvero successo e di chi sia stata la responsabilità in tutti questi anni.

Ma se alla fine questi DFB arrivano puntuali come le tasse allora propongo di portare in Consiglio Comunale una PROPOSTA DI TANA DELIBERA TUTTI. Tutti i DFB tanati da una maxi delibera di sanatoria. Così potremmo sveltire i lavori del consiglio stesso.

Ovviamente la mia è una provocazione ma si deve dare un taglio netto ad una situazione che si trascina stancamente senza tempo con atti privi di senso politico e che io non condivido in quanto fuori da una logica 5 stelle di condivisione. Per tutti questi motivi oggi a malincuore mi asterrò anche se avrei voluto votare contro.

Consiglio Comunale del 21 10 2014 Sintesi Intervento di Fabrizio Savani

Sullo Statuto Comunale

stemmaLo Statuto Comunale è come la Costituzione locale. Lo hanno detto tutti e lo ripeto anch’io. E’ per questo che andava condivisa col dialogo fra le parti; fra tutte le parti. Si dovrebbe sempre fare il possibile per favorire il dialogo. Se l’opposizione non ha votato lo Statuto in prima convocazione ha commesso un grave errore; ma allora non possiamo scendere nello stesso campo della polemica fine a se stessa. Non dovevamo cadere nella rete.

La forza democratica di un gruppo di maggioranza si valuta non in base alla forzatura degli strumenti democratici ma con la forza del dialogo, col cercare di convincere chi non la pensa come noi. Il Consiglio Comunale  è il massimo organo istituzionale e politico, nel senso di gestione della polis, di partecipazione, di condivisione e di massima espressione politica e di dialogo.

Come evidenzia anche Papa Francesco è molto più difficile costruire e percorrere un sentiero di pace che affrontare una battaglia. Io non mi sento addosso il vestito di un cavaliere che entra a palazzo “sguainando la spada”. Mi mette un profondo senso di disagio sentire sempre le polemiche, le arlie (dispetti), i perenni conflitti, la gente che urla, quei dibattiti sterili e fini a se’ stessi. Ma poi perché non è stato convocato un Consiglio Comunale “normale” con un orario normale dove invece si potevano inserire diverse interrogazioni rimaste giacenti da mesi o qualche altra delibera da discutere? A mio avviso si tratta di una evidente manifestazione di inefficienza della macchina comunale. Un ordine del giorno con una sola delibera mi ricorda una di quelle riunioni condominiali dove si discute sul colore degli zerbini da prendere per il vano scale. Proprio perché invece si tratta di una delibera così importante dovevamo scartarci dalla possibilità di essere strumentalizzati, uscire dall’angolo della polemica e volare in alto. Cosa avevamo da perdere?

E poi perché tutta questa fretta di approvare adesso lo Statuto dopo tanti mesi di discussione quando ormai si era in dirittura di arrivo? Qual è il motivo? A me non sembra che per altri temi altrettanto importanti siano stati convocati Consigli Comunali monotematici. Ricordo ad esempio il nuovo Consiglio Comunale che si doveva convocare per discutere sull’inceneritore invitando personalità del mondo scientifico e tecnico, dopo che l’opposizione era riuscita ad annullare l’invito del gennaio 2013, quando invece era stato ascoltato Viero e Villani di Iren. Ricordo anche, in tempi più recenti, la delibera sull’iter del PAIP discussa durante il Consiglio Comunale del 30 ottobre 2014, dopo 5 mesi di attesa in Comune. Anche in questo caso non mi sembra che si sia proposto un Consiglio straordinario.

Io non lo so ma questa discussione sullo Statuto proprio non mi ha appassionato mentre invece ho apprezzato il dibattito acceso, forte, costruttivo vissuto nelle varie sedute della Commissione Affari Istituzionali proprio sulla modifica dello Statuto.

Quindi ripeto ancora: perché questa fretta? Sono passati 7 mesi?. Se passavano 7 mesi e 15 giorni cosa cambiava nella dinamica dell’iter sullo Statuto? Io non lo so ma secondo me, a livello politico, questa azione di ghigliottinamento finale del dibattito, se pure legittimo e ci mancherebbe altro, forse non è stata una bella cosa, chissà. Ma probabilmente mi sbaglio. Io capisco infine Bosi che si è prodigato per cercare un terreno comune ma proprio per l’impegno profuso secondo me si è inciampati proprio sul filo di lana.

PUA ex AMNU

La democrazia della maggioranza a Parma. Come consigliere non sono mai stato convinto della delibera ex AMNU (sia del relativo debito fuori bilancio sia della delibera dello scorso anno, la stessa sulla quale aveva avuto a che dire che dire lo stesso Segretario Generale). L’ho riferito al Presidente Commissione Urbanistica, al mio CAPO GRUPPO oltre che al Sindaco. Ed ecco puntuale arrivano le frecciatine.

http://parma5stelle.it/wp/2014/10/aggiornamento-rue-maggioranza-opposizione-medioli/