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Sulla Ti – Bre (e lettere varie)

La TI-BRE. E’ questa la priorità in Italia, in Pianura Padana? Abbiamo assistito a un crollo dell’85 % dell’export agricolo verso la Russia. Sono state chiuse 1.900 aziende agricole nell’ultimo anno. La borsa italiana ha perso il 25% da inizio anno. … Continua a leggere

Brucia Termo, brucia!

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Ecco in sintesi la mia comunicazione in Consiglio Comunale del 19 Gennaio 2016 sui rifiuti provenienti da Reggio Emilia e diretti all’inceneritore di Parma.

Il Gruppo Iren col Decreto Sblocca Italia ha la certezza politica di bruciare tutti i rifiuti e le balle o eco balle provenienti da qualsiasi sito.

Allora è inutile dire che è colpa del PD e che il PD dica che è colpa del 5 stelle locale.

Risulta infatti a mio giudizio che il PD usi l’ambiente a proprio “uso e consumo”. Basti pensare ad esempio dall’autorizzazione a trivellare l’Adriatico per trovare nuovi pozzi petroliferi a cominciare dalle Isole Tremiti o l’autorizzazione del Governo a realizzare 9 nuovi inceneritori in 8 regioni con un provvedimento che prevede nuovi impianti.

Sappiamo che è stata approvata a Giugno 2015 una mozione condivisa da tutto il Consiglio Comunale di Parma dove maggioranza ed opposizione si schieravano contro all’aumento della potenzialità del forno inceneritore richiesta dal gruppo Iren.

La mozione fu definita dal mio Capo Gruppo 5 Stelle come il raggiungimento di un’intesa su un tema ambientale forte. Beh era una gran balla e avevo ragione io a voler modificare la mozione.

Io ho ribadito infatti la mia contrarietà non solo all’aumento della capacità di bruciare ulteriori tonnellate di “rudo” ma ho ribadito il mio NO all’intero inceneritore con uno specifico ordine del giorno. Fatto sta che questo ODG il PD non l’ha votato.

Infatti la Regione ER ha in pratica autorizzato la città di Reggio a portare al termo di Iren i suoi rifiuti col plauso del PD autoctono. Io non lo so ma penso che la città possa fare qualcosa, può farlo il Sindaco di un Movimento che ha detto NO all’inceneritore.

La strada proposta è questa. Le centinaia di camion che arriveranno a Parma produrranno un danno ambientale dovuto dall’aumento delle emissioni che non è sopportabile in una città altamente inquinata come la nostra, fra le più inquinate d’Italia e in una delle regioni fra le più inquinate al MONDO.

Occorre a questo punto un’ordinanza del Sindaco in qualità di Autorità Sanitaria Locale.
Si tratta di un atto amministrativo con una forte connotazione politica ed è analoga a quella che è stata emessa nei confronti del circo per vietare l’uso di animali esotici.

Questa ordinanza è di fatto una scelta politica ed ha un contenuto di ampia discrezionalità legittimata dal fatto è la logica conseguenza della manifestazione di volontà dell’Amministrazione Cittadina. Per questo motivo la competenza è del Sindaco.
In tali casi la discrezionalità amministrativa si esplica attraverso una pesatura (ovvero un contemperamento) degli interessi pubblici e degli interessi privati.

Deve infatti prevalere l’interesse pubblico al non peggioramento ulteriore della qualità dell’aria, e il diritto della salute pubblica rispetto all’interesse di un privato che deve fare legittimamente il suo utile.

L’Ordinanza in sintesi deve impedire il trasporto dei rifiuti su gomma ma solo su treno proprio per l’eccesso di inquinamento prodotto dai camion.

La coerenza con quanto dichiarato durante la campagna elettorale, nel programma 5 stelle e nelle linee programmatiche di mandato (la traduzione in atti concreti del programma) dovrebbe portare alla conclusione che fra un interesse privato puramente economico ed un bene pubblico come quello della salute viene privilegiato sempre e comunque quest’ultimo.

Concludo affermando che la vera forza politica di un atto come quello che richiedo è quella di definire inaccettabile l’aumento del rischio per la salute rendendo tale giudizio di valore insindacabile in qualunque sede giurisdizionale.

Sto ancora aspettando un messaggio di vita dall’iperspazio autoctono.

Basta poco, cambiare si può

di fabriziosavani Inviato su Ambiente