Intervento di Fabrizio Savani In Consiglio Comunale del 30/10/14
E’ stata presentata nel Consiglio Comunale del 30 ottobre 2014 la Delibera che sintetizza il lavoro della 6^ Commissione Consigliare Permanente per la verifica dell’attività amministrativa relativa alla realizzazione del Polo Ambientale Integrato di Parma (PAIP).
Da maggio 2013 a giugno 2014 si sono susseguiti numerosi incontri in cui è stato affrontato un lavoro complesso per approfondire i vari aspetti dell’iter procedurale, autorizzativo e giudiziario del PAIP. Il risultato è un allegato che attraverso l’analisi di numerosi documenti e audizioni di dirigenti ha permesso di ricostruire il percorso tortuoso con poche luci e molte ombre che ha portato alla costruzione ed alla messa in funzione dell’inceneritore.
La Commissione Ambiente è giunta ad alcune conclusioni importanti fra le quali:
- la mancata intersettorialità dei dirigenti dei vari settori del Comune;
- la mancanza di relazioni col soggetto attuatore dell’opera e con gli Enti coinvolti dall’iter del PAIP;
- i dubbi sul controllo nella realizzazione del PAIP.
La delibera assume un’importanza politica importante sia per il metodo sia per le prospettive che offre.
- Il metodo è quello della condivisione delle scelte strategiche più importanti. La condivisione del tema della gestione dei rifiuti, del tema del PAIP e più in generale il tema della tutela ambientale del nostro territorio che deve essere affrontato con tutte le forze politiche, in Commissione e in Consiglio.
- La prospettiva è quella che disegna una visione che superi i diversi schieramenti, una visione di una città che risolleva lo sguardo e lo rivolge al futuro del suo ambiente e del suo territorio.
L’inceneritore sarà per i prossimi anni una tematica prioritaria per la città per l’impatto a livello ambientale, valoriale, etico, sociale, territoriale, ed economico. C’è bisogno quindi di un cambiamento radicale nella coscienza ambientale di tutti.
E’ per questo che il Comune deve avere la capacità di gestire il territorio con una strategia che vada oltre l’attuale legislatura relazionandosi con le esigenze dei cittadini e dell’ambiente, con le conoscenze scientifiche, con le soluzioni tecniche disponibili e, soprattutto, con la speranza di un futuro sostenibile.
Occorre quindi una prospettiva rivolta
- Alla dismissione dell’inceneritore promuovendo una vera strategia di RIFIUTI ZERO e non solo attraverso la Raccolta Differenziata
- Alla eventuale riconversione dell’impianto promuovendo un sistema di trattamento a freddo dei rifiuti che prevede costi di gestione inferiori rispetto al sistema attuale (a caldo)
- Al tema della tariffa dello smaltimento dei rifiuti e al divieto di conferimento rifiuti da fuori Provincia.
- Alla separazione del servizio di raccolta dal servizio di smaltimento dei rifiuti
Occorre portare avanti una riduzione della tariffa dei rifiuti:
- Come politica di compensazione a fronte del forte impatto ambientale per Parma dove alloggia l’inceneritore
- Come riduzione dell’importante spesa a carico delle famiglie della città. Chi inquina deve pagare e non devono essere sempre i cittadini a pagare
Occorre difendere a tutti i costi il divieto di conferimento rifiuti da fuori Provincia. Occorre tirar fuori gli attributi e una grinta ambientale e lottare oltre le belle parole scritte sulle lettere.
Si deve separare il servizio di raccolta rifiuti dal servizio di smaltimento dei rifiuti. Solo in questo modo ci potrà essere una effettiva concorrenza e quindi un sistema efficiente di gestione integrato dei rifiuti a vantaggio delle tasche dei cittadini.
Ma crediamo veramente che la città sporca e le mini-discariche abusive siano colpa solo di cittadini indisciplinati? Io sono convinto che chi ha la responsabilità della raccolta dei rifiuti, forse distratto dal colore dei bidoncini, abbia perso di vista il senso del valore della città pulita, obiettivo pagato caro da tutti noi cittadini di Parma!
Per il raggiungimento di tutti questi obiettivi si chiede alla Giunta di adeguare la struttura organizzativa interna al Comune:
- per non ripetere mai più gli errori del passato
- per ottimizzare la gestione con competenze intersettoriali, introducendo modalità efficaci di collaborazione con gli altri Enti,
- per gestire il pesante contenzioso con una difesa accurata volta a minimizzare il rischio di risarcimento danni da parte del Comune con l’accertamento di eventuali responsabilità interne comprese le azioni di rivalsa in caso di soccombenza del Comune nelle cause che sono già state chiuse e in quelle ancora in corso. Chi ha sbagliato deve andare a casa
Si chiede quindi di affidare alla Commissione Ambiente l’approfondimento del tema dell’inquinamento atmosferico quale aspetto fra i più critici per la salute dei cittadini e per l’ambiente di Parma, che coinvolge, oltre al PAIP, diverse altre fonti emissive.
Questa relazione rappresenta la bussola per indicare la destinazione verso la tutela ambientale, uno delle maggiori priorità dell’attività del Comune, come ho chiesto che fosse inserito nell’art. 4 del futuro Statuto Comunale.
Dobbiamo ripartire dal senso civico e dalla consapevolezza della cittadinanza, da un’intelligenza ecologica comune per impostar una strategia volta a tutelare l’ambiente del nostro territorio. Dobbiamo farci addomesticare da una nuova cultura ambientale.
E allora è giusto affermare che le scelte sbagliate in precedenza su ambiente e territorio debbano essere un monito, un ricordo indelebile per questo Consiglio, perché i ricordi (come dice un noto fumettista di Parma) sono come le onde, ritornano sempre e quindi bisogna essere preparati ed avere una strategia condivisa da tutti.
L’epoca della procrastinazione, delle mezze misure, del mitigare, del differire è finito. Ora entriamo nell’epoca dove ogni azione causa conseguenze irreversibili.
Ringrazio chi ha partecipato ai lavori della Commissione. Ringrazio anche i dipendenti comunali che mi hanno aiutato durante le sedute, i consulenti esterni e i cittadini presenti nelle riunioni della Commissione.