Le azioni del politico

Riconoscersi personalmente responsabile delle proprie azioni vuol dire rispondere ad esse di fronte ai cittadini. L’individualità delle persone adulte vuol dire fare cardine sul valore universale delle leggi, sul valore del Fabrizio-Savani-M5Sprogramma politico e sul valore universale del dovere morale, 

L’individualismo, il particolare si oppone invece a tutto questo. Si oppone alla propria responsabilità individuale nei confronti dei cittadini che hanno votato un dato politico.

Il politico che pensa ed agisce solo attraverso il gruppo e il noi, avulso dal contesto del programma e delle leggi, è destinato alla minorità morale e civile. Minorità nel senso di minore, che non si è ancora individuato all’interno della sua comunità d’appartenenza e che non è ancora capace di portare una propria responsabilità di ciò in cui crede all’interno del programma.

Guardando in avanti si può affermare che siamo un paese di individui non ancora formati e consapevoli, un paese di personalità fragili che non si assumono responsabilità individuali.

Per contro l’individualismo, a volte fantasioso, a volte geniale, inventivo, innovativo ma quasi sempre particolare, familistico, clientelare, è venuto completamente alla luce con la scomparsa dei partiti novecenteschi conclamata con le ultime elezioni politiche di febbraio 2013.

Siamo chiamati ad uno sforzo enorme di coerenza civile e politica in un contesto di deriva civile strisciante. Solo attraverso la formazione personale, la consapevolezza delle proprie azioni, la responsabilità dei ruoli istituzionali, si potrà avere una visione politica volta al perseguimento degli obiettivi programmatici che in sostanza hanno scelto i cittadini.