Fuori c’e’ caldo

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Probabilmente è il caldo estivo. Allora d’estate molta gente va in ferie. Totalmente. Fra un fritto misto al limone e un bicchiere di vino bianco freddo proviamo a buttare un occhio su una notizia banale e balneare.

A metà luglio 2016 ho riscontrato un’anomalia all’interno del sito internet comunale.
In precedenza avevo chiesto alla pubblica amministrazione di inserire il Movimento 5 stelle Parma nella composizione del Consiglio Comunale del sito istituzionale del Comune di Parma.
Ora dopo una serie di richieste all’Ufficio di Presidenza, questi prende tempo rifiutandosi di fatto di inserire il logo del Movimento 5 Stelle Parma accanto al relativo gruppo consiliare.
Niente di grave, certo non sono questi i problemi che interessano alla città.

La risposta del comune è in sintesi questa: Poiché risulta che il logo del Movimento 5 Stelle Parma sia uguale ad un logo precedentemente inserito (quello della maggioranza che appoggia il sindaco sospeso dal Movimento 5 Stelle), il logo medesimo non va pubblicato nel sito del Comune, in attesa di istruzioni. Che è come dire “Fino a prova contraria per la posizione che ricopro devo avere per forza ragione io”. Un cane che si morde la coda.

Io non lo so ma il fatto di rimbalzare contro il solito muro di gomma è l’ennesima conferma che l’attuale amministrazione lavora ormai ai confini della realtà entrando a pieno titolo nella metafisica istituzionale. Ormai è chiaro come il sole che lo scopo quotidiano di questa attuale maggioranza ducale sia quella di sopravvivere fino al giorno dopo in un orizzonte di breve, brevissimo termine.

Sarebbe invece opportuno cercare il dialogo coi cittadini e con le istituzioni, anche con quei politici che fanno parte dell’opposizione (anche se sono del Movimento 5 Stelle). Ma spero ancora che arrivi un po’ d’acqua a rinfrescare gli animi e le idee.

Sito del Comune di Parma col M5S senza logo

 

Alla mia città

Cattura

Apprendo dagli organi di stampa (fonte sito on line di Parma Repubblica) <<che i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale (sezione di Parma) con sentenza dei giorni scorsi hanno condannato il Comune di Parma accogliendo il ricordo di proprietari di terreni espropriati.
Si tratta di un lungo contenzioso che riguarda la realizzazione della strada di collegamento tra via Venezia e via Magellano a Parma.

Ecco cosa scrivono i giudici “(…) la condotta dell’Amministrazione, che ha disposto l’acquisizione di un bene già acquisito e non più restituibile ai proprietari in quanto irreversibilmente trasformato all’evidente fine di rideterminare in un importo irrisorio l’importo già liquidato in favore dei ricorrenti (…). In ragione della gravità della descritta condotta che ha determinato ulteriori oneri finanziari a carico dell’Amministrazione si dispone la trasmissione della presente sentenza alla Procura Regionale della Corte dei Conti per le eventuali valutazioni di competenza a carico del Dirigente responsabile”.

Il Comune di Parma è stato quindi condannato a pagare le spese legali più una sanzione pecuniaria. Inoltre dovrà sborsare un risarcimento di quasi mezzo milione stabilito dal Consiglio di Stato che nella sentenza ha parlato di “uso abusivo del mezzo processuale” da parte dell’Amministrazione Pubblica. Di tutta la questione se ne occuperà la Corte dei Conti. >>

Questo ennesimo debito fuori bilancio era sbarcato in Consiglio comunale l’8 marzo 2016. Già allora evidenziai l’assurdità di una proposta di delibera portata in Consiglio dove la cifra partiva da 64.000 euro nel 2004 per arrivare al totale astronomico finale di 853.000 euro nel 2016, oltre 10 volte la cifra iniziale come da Sentenza del febbraio 2015 della Corte d’appello di Bologna. (Leggi il mio post del marzo 2016 in merito).

Da anni evidenzio l’incapacità degli attuali amministratori di non riuscire a dare un’impostazione diversa, di verifica dei fatti e delle carte sui debiti fuori bilancio.
Da anni evidenzio l’incapacità di gran parte dei consiglieri di maggioranza che approvano queste delibere con quello che ritengo un senso di pigrizia mista a noia ed indifferenza.
Da anni evidenzio che si devono leggere e studiare bene le carte, che si deve dibattere nelle Commissioni consiliari, che si devono intraprendere tutte le azioni necessarie per trovare i responsabili e le cause di questi debiti fuori bilancio affinché si possa dare un segno forte di cambiamento, una scossa a questa amministrazione che sembra politicamente addormentata.
Ebbene nessuna risposta degna di significato mi è mai arrivata.

Penso che tutta questa storia dei debiti fuori bilancio sia vergognosa e che anche i cittadini la trovino legata a un profondo senso di ingiustizia. Per aver espresso quest’opinione sono stato definito un demagogo. In genere per questi debiti fuori bilancio (che si sono sgranati in questi anni senza la minima azione politica della maggioranza in Consiglio comunale, il massimo organo istituzionale di rappresentanza politica cittadina) ho votato contro in questi anni, assumendone sempre le responsabilità.

Questa ultima sentenza del TAR evidenza la correttezza del mio operato in coerenza col programma 5 stelle e coi valori che esso incarna.
Speriamo che la Procura della Repubblica oltre alla Corte dei Conti sappiano fare 2+2 e che non sia necessario rivolgersi a programmi TV come “Le Iene” o “Report” di Milena Gabanelli! 
C’è da sperare che i conti vengano fatti prima della decorrenza del termine di prescrizione secondo un copione molto frequente nella storia della giustizia italiana.

Ecco un altro dei motivi che mi ha convinto che non potevo più restare con una maggioranza del genere, di fatto separata dal Movimento 5 Stelle.
Io penso che in politica ci sia bisogno di azioni semplici e di puro buon senso e che il vento stia cambiando.
Penso che per la nostra Parma occorra una politica chiara, corretta, trasparente; una politica che non si attacchi a lettere e testamenti che fanno tornare alla mente le immagini poetiche dei governanti impiegati, degli avvocatucci unti di brillantina e dei funzionari liberali.

Dobbiamo invece immaginarci una città con un ritrovato senso di comunità e che sia davvero più sicura e serena. Occorre sapere scegliere tra le varie possibilità che ci vengono offerte.
Avere questo tipo di visione richiede coraggio e impegno ma ci offre la speranza di poter capire che le decisioni che prendiamo oggi si confermeranno giuste per il futuro della nostra città.

Un giro in bici

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Un giro in bici per compensare i fumi dell’inceneritore

C’è chi si fa un giro a piedi per smaltire i fumi dell’alcool dopo una sbronza al bar e c’è chi si fa un giro in bici per compensare i fumi di un inceneritore dopo una delibera.

Ebbene si. Oggi 12/7/16 in Consiglio Comunale si è discusso sulla delibera di salvaguardia degli equilibri di bilancio (variazione al bilancio 2016-2018) e verifica dello stato di attuazione dei programmi.

Fra le varie voci prese in considerazione per stabilire gli equilibri di bilancio ne ho trovata una che riguarda i maggiori proventi di spesa corrente per 166.000 euro circa destinati al conto capitale corrispondenti a oneri da parte del gestore Iren Ambiente SpA per il Piano ambientale integrato per la gestione rifiuti nel territorio provinciale (PAIP), come da nota del 19/02/2016 e destinati alla realizzazione di piste ciclabili. In pratica si accetta una pista ciclabile come compensazione dalle emissioni dell’inceneritore. Ho chiesto copia del documento che veniva citato nella delibera in questione e mi è stato risposto che avrei dovuto fare una richiesta di accesso agli atti.

Ancora una volta la distanza siderale fra la maggioranza un tempo penta stellata e il Movimento 5 stelle Parma all’opposizione si evidenza nella risposta che ricorda quella di un leguleio o di un avvocato codino di memoria pasoliniana.
Invece di considerare il PAIP come opera prioritaria per l’impatto a livello sociale, territoriale, ambientale ed economico definendo un piano strategico per l’esercizio di tutte le attività di competenza comunale relative al PAIP medesimo, come da delibera di natura politica approvata alla unanimità ad ottobre 2014 in Consiglio comunale, la Giunta non porta un documento così importante come la nota citata nella delibera in questione.

In pratica la Giunta e la maggioranza silente hanno abdicato al legittimo contrasto all’inceneritore dimostrando ancora una volta di aver tradito le promesse elettorali. Molti cittadini avevano infatti votato il 5 stelle proprio per questa chiara e semplice promessa elettorale.
Promesse da marinai, si dice, presto fatte e presto dimenticate.

Io non lo so ma se fossi sindaco invece di prendermela coi cittadini che vengono in Commissione Consiliare per far valere il loro diritto di cittadinanza attiva, cercherei di mantenere le promesse elettorali e farei di tutto per dare dignità e rispetto all’ambiente e ai cittadini di Parma.

Io non ho votato favorevole a questa delibera anche se ho ribadito che il governo centrale toglie sempre di più alle amministrazioni locali. Ma questa non era una delibera tecnica come qualcuno voleva farci credere. Si trattava di una delibera con una chiara matrice politica. Accettare pochi soldi per una pista ciclabile a parziale compensazione del “termo” mi sembra una cosa priva di senso.

L’assessorato al bilancio, i conti che devono sempre tornare e i conti che non tornano mai.
Questo assessorato (come quello all’ambiente d’altronde) mi sembra ormai che abbia come unico scopo quello di sopravvivere al giorno seguente in un orizzonte di breve termine.

C’è bisogno di un respiro nuovo per Parma. Basta poco, cambiare si può.