Lu(o)tto per la salute

L’inceneritore alla fine sembra che si accenderà. Ora verranno scagliati gli strali delle polemiche sul mancato spegnimento del forno come prova d’insuccesso della Giunta 5 Stelle.

Io invece valuto l’accensione di questo eco mostro come un ulteriore prova di declino democratico del nostro Paese. I cittadini si sono espressi col voto di maggio 2012 e hanno scelto in modo inequivocabile l’unico movimento che aveva garantito la ferma volontà di fare il possibile per la salute e per l’ambiente di Parma.

I cittadini si sono infatti espressi per la negazione dell’inceneritore insieme al Movimento 5 stelle che da sempre ha contrastato l’inceneritore giudicato dalle altre forze di opposizione come la fonte di risoluzione del problema dei rifiuti a Parma.

Ebbene io non penso che sia una sconfitta del Movimento 5 Stelle di Parma. Non esistono vinti e vincitori in città, ma esistono solo diverse tonalità di sconfitte.

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Sconfitta per la democrazia partecipata dove i cittadini avevano chiesto invano un referendum alla precedente amministrazione ricevendo un niet da parte di tutto il consiglio comunale destra e sinistra unti ancora una volta contro la città. Sconfitta per la salute dei cittadini di Parma, compromessa dall’immissione di veleni a norma di legge; sconfitta per l’ambiente in quanto la diossina, la sostanza più tossica che l’uomo abbia mai inventato, si

 depositerà nei campi e attraverso la catena alimentare ce la ritroveremo nei piatti della nostra tavola.

Il M5S rappresenta da sempre la cittadinanza attiva, quei cittadini che non vogliono più rimanere inermi davanti ai deliri della casta e che cercano di opporsi ai bizantinismi del vecchio modo di fare politica.

Sono alieni alla polis questi vetusti modi di pensare, cavillosi, arzigogolati e che si perdono in mille ragionamenti inutili, tediosi e senza risultato alcuno se non per il mero compiacimento della complicazione fine a se stessa in spregio al volere dei cittadini.

Interesse pubblico?

VECCHIO Comune e Provincia decidono a suo tempo di realizzare l’inceneritore.

Ma si tratta di un’opera di interesse pubblico quindi c’e’ bisogno di una gara pubblica per assegnare i lavori di cantierecostruzione e poi di gestione.

Il comune cosa fa? Vuole affidare direttamente i lavori a una  società privata giocando sul fatto che Enia a suo tempo fosse una società a maggioranza pubblica.

La conseguenza è che fu affidata un’opera pubblica direttamente senza gara a una società privata e senza un contratto che regolamentasse i rapporti fra il Comune e la SPA.

Altra conseguenza è che si è individuato un unico gestore che raccoglie il rifiuto e lo smaltisce, due azioni con finalità opposte.

A me risulta che gli Enti dovrebbero far applicare le regole che valgono per tutti, sia per cittadini sia, a maggior ragione, per le le  SPA che hanno la pretesa di gestire dei beni comuni e dei servizi di pubblica utilità.