2 agosto 2014, XXXIV anniversario della strage di Bologna

image_largeIl mio ricordo.  Agosto 1980 – ore 10:25. Era Sabato. Avevo 13 anni ed ero in spiaggia al mare in Romagna. Più tardi arrivarono le immagini. Nel piccolo appartamento al piano terra  le prime immagini dal piccolo schermo con le antenne piegate su una sedia del giardino quasi in strada per prendere meglio il segnale. La sala d’aspetto della stazione, il ristorante, gli uffici. Macerie, ferro, corpi, sangue, urla.

Le fonti ufficiali non si erano ancora dichiarate ma il popolo già sapeva che non era un incidente ma una strage fascista. La Storia si nasconde spesso dietro alle foto. Le stragi sembrano simili fra loro nel sangue, nel bianco e  nero delle foto, nelle lenzuola, nella polvere, nelle lamiere, nei volti di chi rimane. Le immagini di 30 anni fa trasmettono ancora una morte e un dolore che non dobbiamo mai smettere di legarlo a una sete di democrazia. Le tragedie si sgranano davanti ai nostri occhi come un eterno rosario.

I politici, le parole, gli articoli, non riusciranno neppure domani a spiegare il motivo di tanta perenne crudeltà. Alberto Pincherle disse che le radici della strage affondano nel terreno buio di una visione orribilmente privata. Un clima di disperazione ed un prezzo pagato dai cittadini, che sono stati terribili, hanno fatto nascere la consapevolezza di opporsi a tutti i terrorismi. Mentre il terrorista, l’estremista, il fascista si realizza nel terrorismo, il cittadino si realizza nella convinzione del mantenimento della democrazia, della Carta Costituzionale, della gestione della Polis, del senso di comunità.

Vorrei che domani qualcuno dei politici sui palchi ricordasse che ad ogni azione di guerra, ad ogni azione di terrore, i primi ad essere attaccati oltre ai cittadini inermi, oltre ai bambini oltre ai sogni e alle speranze, i primi ad essere attaccati sono i diritti delle persone a costruire un palazzo di giustizia, una Ambiente per i figli e un bisogno tutto politico di un cambiamento. L’attacco arriva direttamente alle prospettive di ogni singola persona. I delitti, i colpevoli, le condanne sono ancora indelebili e la classe politica attuale si limita al ricordo rituale di quel dramma nazionale ed europeo. Tutti i politici, i vecchi e i nuovi, sono giudicati per quello che dicono, per quello che fanno non solo durante le cerimonie ma nella quotidianità. Ogni politico, oltre alla memoria dovrebbe ogni giorno salvaguardare i diritti e le Istituzioni nel ricordo dei cittadini martiri di libertà e democrazia.

La cerimonia. La Regione ER celebra l’anniversario della strage alla stazione di Bologna, dove il 2 agosto 1980 persero la vita 85 persone e oltre 200 furono ferite. In mattinata vi saranno le celebrazioni ufficiali e il corteo arriverà al piazzale della stazione dove vi saranno gli interventi e il ricordo delle vittime. Dalla stazione partirà poi il treno straordinario per San Benedetto val di Sambro per ricordare gli attentati ai treni Italicus e 904 Napoli-Milano. Tra le iniziative, nel pomeriggio “Lo sport ricorda”. Il programma termina alla sera, in Piazza maggiore, con il concerto conclusivo alle 21.15 del concorso internazionale di composizione 2 agosto – XX edizione. Il concerto sarà trasmesso in diretta da Rai 5, da Radio tre e in differita Tv da “La Musica di Rai Tre” giovedì 7 agosto.

Non dimentichiamo, non dimentichiamo mai.